Nella maggior parte delle industrie italiane e in realtà come il ferroviario, l’aeronautica, il noleggio e il trasloco industriali, c’è la necessità di sollevare e spostare carichi pesanti a diverse distanze o altezze. Le tecnologie che permettono di svolgere questo lavoro sono ovviamente molte, ma non è semplice scegliere quella più adatta al lavoro che deve essere svolto.
Nel corso degli anni sono state riconosciute come le migliori:
- Il carrello elevatore (o forklift)
- La gru per sollevamento tradizionale
- Il carro ponte
- La gru semovente
Vediamo insieme i pro e contro di ognuna di queste.
Il carrello elevatore
Il carrello elevatore è un mezzo molto comune nei grandi magazzini, perché permette di spostare materiale in maniera abbastanza agile, senza occupare molto spazio. Nei luoghi chiusi e ristretti, come ad esempio all’interno di capannoni, è infatti molto più semplice manovrare carrelli elevatori che gru per sollevamento tradizionali.
Gli svantaggi dell’uso di un attrezzo come questo sono:
- La difficoltà (o addirittura a volte anche impossibilità) di sollevare molteplici tipi di materiali a causa della loro forma. È obbligatorio il sollevamento di carichi posizionati sopra ad un pallet, impossibile nella stragrande maggioranza delle realtà aziendali.
- La possibilità di sollevare carichi solo fino a un certo tonnellaggio (molto più basso rispetto alle altre attrezzature)
- Limiti nell’altezza raggiungibile
- Poca possibilità di manovra: non è possibile muovere un carico posizionato in un luogo con poco spazio libero “sopra testa” come nell’immagine
Per questo, un elemento come il carrello elevatore è utilizzato soprattutto in realtà in cui il peso da sollevare è poco ed esiste la possibilità di avere i carichi posizionati su pallet, che devono essere spostati ad altezze minime.
Gru per sollevamento tradizionale
Uno dei vantaggi principali di una gru per sollevamento di tipo tradizionale è l’elevata stabilità, anche durante il sollevamento di carichi molto pesanti. Due sono invece i contro nel suo utilizzo:
- Necessita di grandi spazi verticali per poter lavorare, a causa dello sbraccio molto lungo e dell’ingombro del mezzo. Richiede inoltre un ampio spazio anche per le operazioni di stabilizzazione. Per questo motivo non viene utilizzata in spazi angusti o negli interni.
- Non è possibile guidarla con il carico attaccato. Per questo è molto limitante nella quantità di operazioni che riesce a svolgere.
Carro Ponte
Il carro ponte, al contrario, non richiede spazio per l’attivazione, ma deve necessariamente essere usato nei luoghi chiusi perché va fissato al soffitto. Uno dei limiti principali è la sua incapacità di caricare e scaricare oggetti non solo con poco spazio “sopra testa”, ma anche sotto mensole o scaffali, perché riesce a raggiungere solo posti accessibili dal soffitto dello stabile in cui si trova. Molte volte, per spostare grandi carichi, viene richiesto il loro posizionamento in un luogo accessibile dal carro ponte con un carrello elevatore, il trasporto con il carro ponte e infine un allocazione precisa con un terzo mezzo. Un notevole spreco di tempo, che verrebbe sicuramente evitato ad esempio con una gru semovente.
Gru semovente
Le gru semoventi sono i mezzi più utilizzati nelle industrie sia italiane che mondiali per la loro flessibilità e capacità di lavorare velocemente e negli spazi più angusti.
Uno dei vantaggi principali rispetto ai carrelli elevatore è la possibilità di utilizzo in spazi limitati: sia in orizzontale, che verticale, che “sopra testa” come nell’immagine.
Rispetto alle gru tradizionali, riescono invece a lavorare più velocemente perché compiono lo stesso lavoro in meno manovre (non necessitano ad esempio di stabilizzazione per caricare un oggetto).
Altri vantaggi messi in luce dagli utilizzatori sono:
- Sempre di fronte al carico: maggiore stabilità e massima capacità
- Spazio occupato contenuto e raggio di sterzata estremamente ridotto
- Soluzione ideale per carichi pesanti, sia per interni che per esterni
- Tempo di approntamento basso e facilità d’uso
- Basso rumore ed emissioni
- Autonomia
- Flessibilità: utilizzo anche su superfici non compatte
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